Quando scrissi le pagine di questo libro, San Francesco era per me, e lo è tuttora, anni dopo, l'uomo che varcò la porta stretta della sua città lasciandosi alle spalle ogni possedimento, madre e padre, amici e parenti, per vivere in mezzo ai lebbrosi una vita libera, senza legami, che trasformò la fetida palude ai piedi di Assisi in un nuovo Eden, un paradiso d'amore cristiano. E' da questa immagine, ancora oggi vivida, che ho attinto la gioia di scrivere questo libro. […]